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Descrizione
L’area del parco fluviale lungo la Maggia è il centro, non evidente, dell’area urbana tra Ascona e Locarno. Il fiume, gli argini e l’area di connessione con il tessuto circostante, sono gli elementi che accomunano i due centri e da essi partono collegamenti e relazioni regionali. L’attraversamento del fiume è quindi da sempre una sfida alle difficoltà tecniche che esso comporta, ma anche all’ambizione di un disegno chiaro e riconoscibile di collegamento delle due sponde. In questo caso un’area trasformata radicalmente dai nuovi tracciati d’uscita dalla galleria che collega il piano di Magadino alle sponde meridionali del lago, e crea anche un collegamento in prossimità, della grande rotonda d’entrata al centro cittadino, verso Locarno, e verso l’ex aerodromo di Ascona. Tracciati stradali dalla grande mole, disegnati da curve e terrapieni, ai quali la nuova passerella ciclopedonale deve confrontarsi, ma nel contempo, sfruttando la propria caratteristica di tracciato lento, avvalorare l’altro aspetto a cui è rapportata: lo stupendo paesaggio del delta, aperto verso il lago e le valli da cui il fiume proviene. Si è deciso di rispondere in maniera logica a questi presupposti con un tracciato morbido, in continuità con le vie di avvicinamento ma con una certa distanza ed una diversa geometria rispetto ai viadotti stradali, in modo da far prevalere l’inserimento nel paesaggio naturale più ampio. Una costruzione leggera, con un proprio linguaggio, che lasci inalterati i percorsi escursionistici che si sviluppano lungo gli argini appoggiandosi direttamente alle rampe di accesso esterne a quest’ultimi, in continuità e a miglioramento delle situazioni esistenti. Il sostegno della passerella con una struttura a tiranti appoggiata sull’argine più ampio del fiume, mostra la gerarchia dei riferimenti urbani e lascia un segno di riconoscibilità del percorso. La memoria storica non può evitare di ricordare a quando il guado del fiume avveniva con un navetto, aggrappato ad una fune, collegando i due versanti all’altezza di Solduno. Lo sforzo di un filo teso, diventa ora tema di progetto per sostenere il nuovo tracciato.
Caratteristiche tecniche
• La passerella è concepita per il traffico lento, gli utenti sono pedoni e ciclisti. • Il materiale scelto è l'acciaio da carpenteria che garantisce leggerezza e solidità. • La superficie utile dell’impalcato è largo 4.5 m e da spazio a tre corsie della larghezza indicata di 1.5 m, una per pedoni e due per ciclisti (una per ciascuna direzione di marcia). • La passerella scavalca il fiume Maggia ad una quota analoga a quella dei ponti della strada A13, senza intaccare i sottopassi esistenti (Sottopasso Gabbio e Sottopasso Morettina); sono mantenuti tutti i percorsi esistenti, raccordandosi agli stessi in modo ottimale e sicuro. • La pendenza massima delle rampe d’accesso all’impalcato è inferiore al 6%, garantendo un confort adeguato agli utenti (ciclisti e pedoni, e anche disabili) che percorrono la passerella. • La pendenza trasversale minima è del 2.0%. I lavori di manutenzione possono essere eseguiti con un veicolo di servizio dal peso fino a 30.0 kN (3.0 t).
Committente
Dipartimento del territorio del cantone Ticino, Bellinzona, Sezione strada
Progetto
Ing. Ruprecht Ingegneria SA
Studi consorziati
Ing. Messi e Associati SA, Arch. Canevascini Corecco
Luogo
Fiume Maggia
Periodo
2016
Capo progetto
Ing. Stefano Bernasconi
Team Ruprecht
Ing. Hedi Mheni, Dis. Fabio Campana, Dis. Alessandro Mini
Importo d'opera
CHF 5'580'000